
No Limits al Torneo Open di Tennis di Carpenedolo (BS)
Passione, visione e investimenti continui: lo sport è nel nostro DNA
Da sempre No Limits trasforma l’energia del brand in opportunità concrete per atleti, circoli e grandi eventi.
Il nostro impegno non si limita alla produzione di prodotti ad alte prestazioni: anno dopo anno reinvestiamo parte delle nostre risorse in sponsorship di valore, affinché il talento possa esprimersi senza confini.
Dalla Coppa Italia alle realtà di territorio
Dopo aver accompagnato la Coppa Italia con una presenza capillare sui LED a bordocampo e nei contenuti digitali, nel 2025 abbiamo scelto di “scendere in campo” anche nel tennis, sostenendo il prestigioso Torneo OPEN del Centro Tennis Carpenedolo (BS).
Il nostro logo ha campeggiato sul backdrop del campo centrale per l’intera manifestazione, regalando visibilità all’evento e – soprattutto – rafforzando l’esperienza degli atleti e del pubblico.
Un torneo che fa crescere i campioni
L’edizione appena conclusa (11‑26 aprile 2025) ha visto trionfare Cristiana Ferrando e Giuseppe La Vela dopo due settimane di match ad alto contenuto tecnico, con 170 iscritti complessivi tra tabellone maschile e femminile.
Non si tratta di un caso isolato: lo storico OPEN bresciano è da anni terreno di lancio per atleti di primissimo piano. Basta scorrere l’albo d’oro recente per ritrovare nomi come:
– Stefano D’Agostino – vincitore del 4° Trofeo Mak Wheels (2024)
– Davide Pontoglio – dominatore dell’Open di Primavera (2022)
– Mattia Bellucci (attuale n° 68 al mondo, nel Maggio 2025) – Trofeo Mak Wheels (2020 e 2021)
Sono storie che raccontano meglio di qualsiasi slogan la missione di No Limits: alimentare il percorso dei talenti, dal primo 15 fino ai palcoscenici internazionali.
Guardiamo avanti
Essere presenti a Carpenedolo significa investire nelle radici dello sport, là dove i campioni di domani costruiscono il proprio futuro. Ed è solo l’inizio: nei prossimi mesi nuove partnership porteranno il nostro sostegno a discipline e format innovativi, perché il confine successivo da superare sia – ancora una volta – senza limiti.